Corpus Fontium Historiae Mainae: Difference between revisions

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<br>Questa lettera viene dal Capo di Maino del Peloponneso detto la Morea di Grecia. Tradottione.
<br>All’ honorandissimo e degnissimo signore il signor Papa di Roma, Catolico Re et Signore de Christiani.
<br>Honorandissimo e degnissimo signore signor Papa Sommo Pontefice delli Christiani, molto riuerimo la Vostra IllmaIll<sup>ma</sup> persona noi di Mani, piccoli et grandi, sacerdoti et vecchi, molto riuerimo il Vostro imperio, desiderando et domandando il Vostro imperio. Semo radunati tutto il popolo e scriuemo al Vostro imperio, et mandiamo Niccolo dell’ arciprete Morisco figliuolo, il padre del quale è gouernadore in tutto il luogo di Mani in trecento ville et in sessanta città , per dirui cose in seruitio di dio et di tutta la Christianità, et pregamo il Vostro imperio scriuere al Re, perchè hora potemo pigliare Morea et perseguitare il gran tiranno. Sappia il Vostro imperio, come si trouano sei milia soldati serui del Vostro imperio fora del resto del popolo della Morea, li quali aspettano aiuto dal suo imperio et da noi altri di Mani.
<br>Ego Marcuodio Maleuris da Vitilo di propria volontà di tutto il luogo ho scritto quanto di sopra.
<br>Io Calopotho Fuca confirmo quanto di sopra.